Direttore e Fondatore
Officine Sonore
Giorgio Mattis
La musica per me è stato un viaggio, una ricerca per connettere l’anima con il mondo. Questo percorso è iniziato presto, mosso da una passione profonda per il canto ma presto coinvolto anche nell’incredibile mondo delle percussioni. Tutto ciò mi ha portato a diplomarmi con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Castelfranco Veneto. Da lì, ogni tappa del mio cammino si è intrecciata con la mia curiosità: ho esplorato le profondità della composizione, perfezionato il canto, affinato la tecnica su marimba e vibrafono e approfondito ritmi latini e afro-cubani, sotto la guida di maestri di grande spessore.
Parallelamente, ho trovato nella direzione d’insieme un’espressione profonda del mio amore per la musica. Dirigere cori, orchestre e bande non è stato solo un esercizio tecnico, ma un’esperienza che mi ha insegnato a costruire armonie collettive, a guidare visioni artistiche complesse e a valorizzare ogni singolo musicista, sia professionista sia amatoriale, come parte di un progetto più grande.
Ho cercato sempre di andare oltre, di comprendere l’essenza della musica: dalla direzione d’orchestra, studiata con grandi maestri, all’universo del jazz e del canto, che ho approfondito grazie a mentori internazionali. Anche la tecnica e la scenografia teatrale hanno avuto un ruolo fondamentale: studiare con importanti Light Designer e Ingegneri del Suono e lavorare con ispirati registi, mi ha insegnato a “disegnare” emozioni attraverso luci, suoni e parole.
L’incontro con Milva: un capitolo indimenticabile
Tra le esperienze che porto nel cuore c’è sicuramente la mia collaborazione con Milva, una delle più grandi interpreti della musica italiana. Lavorare con lei nei teatri più prestigiosi di Italia, Germania, Spagna e Grecia, sia come fonico che come supporto vocale, mi ha permesso di affinare ulteriormente la mia sensibilità musicale e scenica. Ogni spettacolo con lei era una lezione di passione e professionalità.
Dalle radici italiane al pubblico internazionale
Negli anni, la mia carriera mi ha portato a esibirmi in Italia, Germania, Grecia e, dal 2012, in Cina. È stato durante le mie esibizioni a Shanghai e Suzhou che ho vissuto un’esperienza unica: portare la mia arte davanti a un pubblico internazionale, proveniente da ogni parte del mondo. Ricevere apprezzamenti da persone con culture, tradizioni e prospettive così diverse è stato motivo di una soddisfazione immensa, perché la musica dimostrava di essere davvero un linguaggio universale. In quel momento, ho sentito che il mio percorso come live performer era giunto a una conclusione naturale: era arrivato il momento di concentrare tutte le mie energie in un progetto che riunisse le esperienze e le competenze accumulate nel tempo.
L’arte di creare connessioni
Ciò che potrebbe sembrare un percorso frammentato, in realtà è stato un crescendo armonico. Ogni esperienza – dal percussionista al cantante, dal light designer al regista, dal direttore d’orchestra al vocal coach – mi ha spinto verso un unico obiettivo: creare uno spazio dove la musica fosse accessibile a tutti, una fucina di idee e talenti. È così che nel 2013 sono nate le Officine Sonore, un luogo in cui le mie passioni e competenze trovano il loro pieno significato.
Una squadra, una missione
Dirigere le Officine Sonore è un privilegio e una sfida entusiasmante. Credo profondamente nella forza del lavoro di squadra, nel valore delle persone. Il mio obiettivo principale è creare un ambiente in cui insegnanti e studenti possano collaborare in modo costruttivo e gioioso, lasciandosi ispirare dalla musica e dalla creatività. Non è solo una questione di tecnica o abilità musicale, ma un viaggio per scoprire se stessi e trasformare la propria passione in una forma autentica di espressione.
Dedicarsi alla didattica, dedicarsi agli altri
Dopo anni di concerti, viaggi e collaborazioni internazionali, ho scelto di concentrare tutte le mie energie su questa avventura. Abbandonare la musica dal vivo, a quel punto della mia vita, era inevitabile, perché avevo capito che la mia vera vocazione era ed è condividere quello che ho appreso, aiutare persone di ogni età a scoprire e liberare la loro passione per la musica. Vedere i miei allievi crescere, raggiungere obiettivi e lasciarsi trasportare dalle emozioni è una soddisfazione che non ha eguali.
Un luogo dove coltivare la propria passione
Alle Officine Sonore, crediamo che la musica sia il luogo dove passione, talento e dedizione si incontrano. Per noi, non è solo questione di note o di tecnica, ma di offrire a ognuno la possibilità di scoprire la propria voce interiore, di emozionarsi e di far emozionare. Ogni lezione, ogni progetto, ogni concerto è un’opportunità per costruire insieme un percorso unico e personale, supportati da una squadra di insegnanti preparati, appassionati e, soprattutto, uniti da una visione comune.
Sono grato a ogni passo di questo viaggio, a ogni insegnante, a ogni palco, a ogni sfida. Tutto mi ha portato qui, alla realizzazione di un’idea che oggi è realtà: una scuola che non è solo un luogo di apprendimento, ma la “casa” per chiunque voglia vivere la musica.